Razza Aperta: Elfi


Descrizione Generale

Gli Elfi sono conosciuti come una tra le razze più longeve che popolano il Continente: il lungo tempo concessogli dalle loro divinità plasma la maggior parte della stirpe elfica in individui fortemente saggi, provvisti di esperienze tanto durature quanto variate. Sono una razza particolarmente affine al mondo naturale e, in particolare, ai Vegetali del Continente, con i quali condividono in simbiosi l'intera struttura sociale e geografica dei loro regni. Gli elfi abitano le foreste più vaste e maestose e sono tendenzialmente alti, di bell'aspetto, con una spiccata dote nelle arti canoniche e nel combattimento con le spade, gli archi e la magia. Il tempo a disposizione degli elfi, infatti, permette loro di raggiungere vette di eccellenza in ogni campo, poichè possono investire, più degli altri, il loro tempo nel perfezionamento di se e delle proprie capacità. Questo tende a rendere gli elfi degli elitari per natura, portandoli a ritenere spesso, chiunque altro, naturalmente inferiore a loro.

Sottorazze


Gli Elfi si dividono in 3 Sottorazze che inquadrano metodologie comportamentali ed aspetti estetici specifici. Le Sottorazze conferiscono specifici vantaggi e definiscono una linea di interpretazione e di estetica su cui basarsi per la strutturazione del proprio personaggio. Nello specifico:

Edhel Calad:

Gli Edhel Calad (Elfi dei Boschi) sono la Sottorazza elfica maggiormente ben disposta rispetto alle altre razze: pur non dimenticando mai la loro appartenenza alla propria stirpe ed il loro legame col mondo naturale, tendono ad osservare gli altri individui del Continente con amichevolezza ed empatia. Gli Edhel Calad sono avventurieri ed esploratori per natura ed amano trovarsi all'interno delle loro foreste, in cui hanno costruito la maggior parte delle proprie città; nonostante questo sono particolarmente aperti agli incontri col mondo esterno. Assieme agli Edhel Mor, gli Edhel Calad formano il Regno degli Elfi nel centro delle più grandi foreste del Continente, Charas Luthol e Charas Dolen, strutturando società che si muovono in modo del tutto dipendente dalla presenza di ambedue le Sottorazze. Gli Edhel Calad tendono ad avere una carnagione dai tratti rosati, qui e la screziati da tinture tipiche del bosco; anche i capelli degli Edhel Calad sono spesso in linea con i colori naturali delle foreste, dal dorato dei Malloryn, gli alberi tipici delle foreste elfiche, al castano fino al rosso. Gli occhi degli Edhel Calad hanno sfumature di colore variate e costantemente attinenti ai toni del bosco, virando di tanto in tanto verso il dorato e l'argentato. Socialmente, gli Edhel Calad vanno molto d'accordo con gli Edhel Mor e la maggior parte di tutti gli individui che si dimostrano altrettanto ben disposti: l'unica eccezione sta verso gli Shadovar, che tollerano ma tendono ad evitare.

Edhel Mor:

Gli Edhel Mor (Elfi delle Stelle) sono una stirpe di elfi che preferisce vivere in mezzo ai propri simili e all'interno delle proprie foreste, che tende a salvaguardare e difendere da qualsiasi intrusione, indipendentemente dalla motivazione che le spinge a verificarsi. Non importa che le intenzioni dei viaggiatori delle foreste siano buone o malevole, gli Edhel Mor alzano sempre un gran velo di sospetto su chiunque attraversi i loro reami. Credono in una forma di purezza razziale e tendono a disprezzare i mezzelfi. Tendono ad essere isolazionisti, silenti ed accorti, racchiudendo in se tutta la saggezza distaccata tipica del loro popolo. Estremamente orgogliosi del proprio retaggio, condividono con gli Edhel Calad le loro società, vedendoli normalmente al loro pari, pur non condividendo il loro spirito di apertura verso gli altri popoli. Gli Edhel Mor hanno tendenzialmente una carnagione estremamente chiara, accomunata da un colore dei capelli generalmente estremamente pallido, bianco o argentato, ad uno estremamente scuro, corvino con riflessi rossi o bluastri. Gli occhi degli Edhel Mor presentano un'intricato spettro di sfumature legate al mondo delle stelle, potendo virare dal puro argento, fino al rosso sfumato, al giallo e al verdastro. Socialmente, gli Edhel Mor vanno molto d'accordo con gli Edhel Calad ma, a differenza loro, tollerano a stento le altre razze ed entrano spesso in aperto conflitto con gli Shadovar, che ritengono la peggior onta per l'intera stirpe elfica.

Shadovar:

Gli Shadovar (Figli Oscuri) sono l'unica stirpe di elfi che ha deciso di discostarsi profondamente dalle altre. La ragione della loro separazione è da ricercarsi direttamente all'interno del Pantheon Divino degli elfi e nell'odio profondo che è insorto tra Fiannon Cadovar e Syl’Rin in seguito alla battaglia dei Figli di Bene e dei Figli di Male dinnanzi al Tempio degli Otto Eterni. Dal termine dei conflitti gli Shadovar si sono mossi all'interno del Sottosuolo e per millenni hanno imparato a convivere con le profondità della terra: la loro pelle è diventata scura come le ombre e i loro occhi di colori accesi, come fiamme. La mente di uno Shadovar è assai distante dal pensiero degli altri elfi: la loro società si struttura su un impianto fortemente matriarcale e le femmine dominano con aggressività e tirannia gli Shadovar maschi. Uno Shadovar cerca sempre di approfittarsi degli altri per il proprio tornaconto personale: ingannatori per natura, non amano il mondo al di fuori delle loro società. Estremamente aggressivi, sono fortemente orgogliosi di appartenere alla loro stirpe. Non si legano facilmente alle altre razze, ma quando lo fanno, nutrono grande rispetto per coloro che sono riusciti ad ottenerlo. Il loro credo ed il loro modo di porsi è strettamente correlato alle Matrone, le figure di potere assoluto all'interno della loro società: tutto, sostanzialmente, verte intorno ai capricci e alle volontà delle Matrone tra gli Shadovar. Gli Shadovar hanno tutti quanti una pelle estremamente scura come l'ossidiana, talvolta leggermente più chiara. Esistono casi di Shadovar totalmente albini che vengono sacrificati in fasce, in quanto ritenuti impuri agli occhi delle divinità del loro pantheon. I capelli degli Shadovar hanno colorazioni incluse fra l'argento, talvolta con riflessi bluastri, il bianco o il grigio scuro, mentre gli occhi hanno colorazioni brillanti come il rosso, il viola e il giallo. Socialmente gli Shadovar vedono come inferiori la totalità delle altre razze e, nello specifico, nutrono un odio profondo per gli Edhel Calad e gli Edhel Mor.

Mezzelfi

I Mezzelfi sono l'esempio dell'unione tra una stirpe razziale e l'altra, nello specifico tra elfi ed umani. Si tratta di una sottorazza estremamente giovane nell'ottica dei tempi del Continente, non avendone traccia storica documentata prima della fine della Grande Guerra e dell'instaurazione del clima di pace delle Terre Sicure. I Mezzelfi sono inquadrati in Edar Calad (Mezzosangue dei Boschi), Edar Mor (Mezzosangue delle Stelle) o Edar Sha (Mezzosangue Oscuri), in base alla loro derivazione diretta tra un umano ed una delle varie sottorazze elfiche. Ciascuna delle diramazioni mezzelfiche porta con se la maggior parte delle caratteristiche naturali degli elfi e della sottorazza dalla quale discendono, variandone pertanto tutte le caratteristiche estetiche, che andranno a scemare, di intensità, a causa della presenza del sangue umano. Tra le tre possibilità mezzelfiche, in ogni caso, al di fuori delle variazioni estetiche, non si riscontrano peculiarità uniche, ed i mezzelfi vengono inquadrati in un gruppo a se stante di individui dotati di caratteristiche che mescolano quelle degli elfi con quelle degli umani, in questo specifico caso, con maggiori affluenze dal lato elfico. Fin dalla loro venuta al mondo, i mezzelfi si sono imbattuti in un clima di benvenuto del tutto diviso: mentre la metà delle società umane ed elfiche del Continente ha accolto benevolmente l'avvento della nuova stirpe, l'altra metà si è trovata del tutto contraria, tanto da originare esempi noti di razzismo e cacciata violenta ai danni dei mezzelfi. Onde scongiurare ulteriori danni alla propria genia, i primi mezzelfi decisero di distanziarsi completamente dai territori umani e da quelli elfici, instaurando un dominio a parte che si conserva indisturbato da secoli. Questa antica città si chiama Finvhar ed è, ad oggi, il più grande centro di unione di tutti i mezzelfi di Raja Dunia.

Personalità


Tutti gli Elfi condividono un profondo orgoglio razziale che li porta spontaneamente a ritenersi, chi più chi meno, superiori a qualsiasi altra razza. Nutrono un amore profondo per la natura, indipendentemente dalla Sottorazza, ritenendo che essa, soprattutto nei Vegetali, abbia una profonda connessione con la loro esistenza. Mentre le reggenti degli Edhel sono solite circondare i loro preziosi palazzi con fiori sgargianti e luminosi, le Matrone Shadovar amano agghindare le loro fortezze con piante maligne e venefiche, soprattutto la temuta Sylrae, una rosa rossa da cui viene estratta una tossina impiegata per la realizzazione di potenti veleni. Gli elfi sono dei perfezionisti per natura e, quando amano qualcosa, cercano di risultare i migliori nell'applicarla: che siano le arti, la cultura o il combattimento, in ogni sua forma, gli elfi vedono il perfezionamento delle proprie qualità una nota di fondamentale importanza. Gli elfi, per la maggior parte, sono dotati di una profonda pazienza: che questa poi sia mantenuta per scopi benevoli o malevoli, è qualcosa che rimane legato alle specifiche della Sottorazza.

Descrizione Fisica e Anatomia


Gli elfi sono, nell'immaginario collettivo, l'esempio della bellezza. Dall'aspetto tendenzialmente alto e longilineo, è pressochè impossibile incontrare un elfo che abbia un aspetto estetico sgradevole ed è altrettanto inconsueto incontrarne uno che tenda a non curarsi della propria estetica. La bellezza elfica è quasi soprannaturale e immutabile, perchè il loro invecchiamento non conduce ai segni tipici dell'età, lasciando i loro corpi immutati anche ad età estremamente avanzate. Nonostante i trascorsi storici che hanno portato gli originali Edhel a dividersi in stirpi diverse, tutt'oggi gli elfi condividono un'anatomia molto simile che ne permette una trattazione unitaria. L'apparato cardiocircolatorio è molto simile a quello umano con la principale differenza insita nel fatto che i polmoni abbiano una maggiore capienza e che il cuore batta ad una velocità dimezzata. Il metabolismo degli elfi è rallentato ma ciò viene bilanciato dal sangue particolarmente fluido e capace di assorbire e trasportare ossigeno, di colore violaceo. Gli elfi godono, dunque, di un'ottima circolazione sanguigna che li aiuta a sentire meno la stanchezza. Ciò si denota dal fatto che gli elfi, come effetto secondario, non soffrano di mani o piedi freddi. Per via della loro circolazione rallentata, tendono a sanguinare molto lentamente dalle ferite ma il loro sangue particolarmente fluido ostacola una corretta coagulazione, costringendoli a sanguinare più a lungo. Il sistema scheletrico elfico può contare lo stesso numero di ossa di quello umano con la marcata differenza che le ossa tendano ad essere più corte e saldate insieme per mezzo di cartilagini, cosa che conferisce agli elfi la loro risaputa snodabilità. Le ossa di un elfo sono meno spesse di quelle di un umano ma godono di un'elevata densità interna. Il sistema muscolare elfico è costituito da poche quanto lunghe fasce muscolari di colore rosa chiaro. E' grazie ad esse che gli elfi tendono a mostrare corpi longilinei, tonici ma mai gonfi. Facilmente irrorati di sangue, questi muscoli permettono agli elfi di sostenere lunghi sforzi fisici con poco spreco di energie. Ciò avvantaggia l'agilità a discapito della forza bruta. Il sistema digerente degli elfi è simile a quello umano ma presenta uno stomaco più piccolo ed un intestino più lungo. Sono onnivori ma il loro organismo assimila difficilmente i grassi, preferendo di gran lunga l'utilizzazione di zuccheri. Possiedono trentadue denti con molari sviluppati e canini pronunciati. Un elfo non ha bisogno di dormire particolarmente a lungo, gli sono sufficienti tre ore di sonno. Fino ai 18 anni gli elfi si sviluppano similmente ad un umano: raggiunta questa soglia il loro metabolismo inizia a rallentare e il loro invecchiamento si dilata notevolmente. Dai 18 anni, un elfo dimostra 1/10 dell'età di un umano della stessa età (un nano di 150 anni dimostra l'aspetto di un umano di 30). Raggiunti i 150 anni, l'aspetto degli Elfi non è più soggetto ad alterazioni dovute all'invecchiamento.

Altezza (età adulta): 160 cm minimo - 210 cm massimo
Vita media: 1000 anni

RELIGIONE E PANTHEON


La religione viene vissuta in modo estremamente differente tra gli Edhel e gli Shadovar: mentre i primi vedono nella fede un motivo di legame con le radici della loro esistenza e nutrono per le divinità un rispetto profondo ma distaccato, gli Shadovar vedono nelle loro divinità l'intera ragione della loro esistenza, amandole e venerandole con tutti loro stessi. Mentre gli Edhel adorano esclusivamente Fiannon Cadovhar, Imla-Thas, Thalae ed Ae'Rin, gli Shadovar si rivolgono esclusivamente a Syl'Rin e Marvoleth: possono esistere casi estremamente rari di variazioni in questo senso, ma socialmente la stragrande maggioranza delle due Sottorazze agisce in questo modo.

Fiannon Cadovar - Il Nobile Protettore

Molteplici sono i volti in cui si mostra Fiannon Cadovar. Molto spesso si presenta come un guerriero armato di spada lucente e arco, altre volte, in vesti che ricordano un nobile dalla corona brillante, in ultimo, come un grande Cervo Bianco. Fiannon Cadovar, chiamato anche il Nobile Protettore, è colui che nella sua essenza primaria rappresenta l’onore della razza, la guerra tattica, la protezione e la lealtà. In lui infatti si trovano i concetti di onore, valore, coraggio e battaglia per la difesa del proprio popolo. Fiannon Cadovar, rispecchia tutto quello che è onorevole, che è giusto, rinomato. Tutti coloro che hanno un codice d’onore, trovano in lui quanto di più onorevole un elfo possa rappresentare e debba essere nelle sfumature della benevolenza.

Imla-Thas - Custode della Magia

Per molti elfi, Imla - Thas è colui che detiene la più profonda conoscenza della magia. E’ chiamato il Custode della magia, in quanto in lui albergano conoscenza non solo della magia nelle sue molteplici sfaccettature, ma è anche colui che rappresenta la sete di conoscenza delle leggende, dei misticismi, dei rituali e anche dell’alchimia. A lui in genere si affidano tutti gli incantatori di stirpe elfica. Imla - Thas, esattamente come quello che rappresenta ha molteplici aspetti in cui si manifesta. In certe occasioni appare come un uomo dall’età indecifrabile, coperto da un mantello e da vesti evanescenti che nascondono quasi del tutto i suoi lineamenti. In altre occasioni, il suo aspetto è quello di un elfo dai lineamenti austeri, dalle vesti elaborate, e un bastone da cerimonia che sembra brillare della luce della luna. Altre volte ancora, si presenta come un grosso gufo, dal piumaggio nero come la notte, e da occhi che brillano, ricordando il cielo notturno.

Talae - La Verde Madre

Talae è colei che viene chiamata La Verde Madre. Colei che raramente si mostra sotto l’aspetto elfico, quando lo fa, somiglia in tutto e per tutto a un’elfa dalla pelle candida, dal crine simile alle foglie autunnali e dalle lunghe vesti del colore dei grandi alberi sempreverdi, e insieme a lei, una cerva dal manto lucido e perfetto. Più spesso è possibile vederla sotto sembianze animali ed è distinguibile per la naturale aura di pace e tranquillità che l'avvolge. Talae è protettrice dei vegetali, degli animali, di panorami boschivi, della caccia operata con rispetto e di tutto ciò che è naturale, dei matrimoni e delle partorienti.

Ae'Rin - L'Arpa Bianca

Ae’Rin, dea dalla bellezza impareggiabile, dalla pelle lattea, dalla chioma ramata e dal corpo alto e sinuoso, è colei che per eccellenza è emblema di bellezza, di raffinatezza, di delicatezza. Ae’Rin è colei che si fa protettrice dell’eleganza, della nobiltà d’animo, del buon modo di porsi. Amante delle arti musicali e sceniche, è colei che i musici, gli artisti elfici, trovano come simbolo per la grazia e l’orecchio fine. Spesso si presenta con accanto un’arpa, e difficilmente prende sembianze differenti da quelle che più la rappresentano.

Syl'Rin - La Nera Regina

Syl’Rin è colei che si dice abbia un maggiore influsso sugli Shadovhar, quasi li avesse plasmati e creati a sua somiglianza. Syl’Rin è in tutto e per tutto la notte, una notte senza astri. Dalla carnagione d’ebano, d’una perfezione che quasi ferisce, dal corpo snello e lunghi capelli bianchi, simili a raggi lunari. Syl’Rin è una dea ingannatrice, tentatrice, che protegge l’intrigo e il tornaconto personale e la sopravvivenza, condita dal puro perfezionismo. E’ una dea che affine alle azioni malvagie, sembra trovar piacere e compiacimento in atti sadici. In lei si rispecchiano per la maggior parte coloro il cui animo è oscure, dedito alle perversioni.

Marvoleth - Il Nero Re

Colui che porta il nome di Marvoleth altri non è che colui che protegge ogni guerra e ogni combattimento che sia svolto per scopi malvagi, espansionistici e di conquista. Non vi è traccia di benevolenza o pietà in lui. Incapace di provarla, Marvoleth prova un odio profondo per qualunque razza sia differente da quella elfica. In lui si trovano le aspirazioni di grandezza, di megalomania e di potere. In lui si rispecchiano coloro che ambiscono ad accrescere se stessi, e portano la purezza elfica come uno stendardo da proteggere, preservare ed esaltare. Marvoleth si presenta con un elfo dai molteplici volti. Appare sempre come un elfo di età indefinita, con un’armatura nera, ma in certe occasioni si presenta come un elfo dalla pelle scura, altre volte come un’elfo dalla pelle chiarissima.

SOCIETÀ ED IMPERO DEL VECCHIO REAME


Nel periodo antecedente alla Grande Guerra, gli Elfi come li conosciamo oggi erano già suddivisi nelle tre Sottorazze ed il legame fra Edhel e Shadovar era quanto mai disgregato, ma silente. All'albore dei primi millenni del Continente, quando i Figli di Bene e Male si scontrarono di fronte al Tempio degli Otto Eterni per la Conquista del Solarion, sotto l'inganno di Cyrith, Marvoleth e Syl'Rin furono i primi ad accorgersi del potenziale disastro che quello scontro avrebbe potuto generare nei millenni a seguire. Dopo un lungo consulto con le altre divinità del Pantheon, quelle che sarebbero divenute le divinità degli Shadovar proposero di fortificare la società elfica, rendendola più crudele e distaccata dal mondo, in modo tale da garantirsi una sopravvivenza che sarebbe, un giorno, stata messa a rischio. Le altre divinità del pantheon tuttavia non ritennero saggio ostacolare e ferire le proprie creature mortali, gli elfi, ritenendosi superiori per indole alle altre divinità e neppure credendo di poter perdere un conflitto, indipendentemente dalla portata dello stesso. L'astio e l'odio crebbero di pari passo nei tempi successivi e questo portò le divinità Shadovar a separarsi dalle divinità Edhel, spostandosi all'interno di reami ancora privi di supremazia divina, quelli del Sottosuolo.
Ai tempi del Vecchio Reame, gli Eledh occupavano la grande foresta oggi nota come Selva dei Sussurri, la cui capitale era Im'Ladrys. Il loro intero dominio coinvolgeva boschi di superficie sterminata e le loro strutture erano principalmente realizzate dai Mallory, gli immensi alberi dorati tipici delle foreste elfiche. Vivendo in profonda comunione con i vegetali e la natura, l'impero elfico si sorreggeva sulle arti, sulla cultura, sulla bellezza e sulla magnificenza della loro stirpe. L'impero degli Shadovar del Vecchio Reame si estendeva invece nelle profondità del Sottosuolo: qui la razza venne modellata affinchè si abituasse in fretta all'inospitalità tipica dei regni sotterranei. Le gallerie scavate vengono tutt'oggi utilizzate dagli abitanti del Sottosuolo, che mantenendo il proprio legame con la natura, eressero il proprio, più grande dominio, Vaalneira, nei pressi di un gigantesco roseto di quella che oggi viene chiamata Sylrae. Mentre in seguito alla Grande Guerra la maggior parte dell'impero degli Edhel venne spazzato via, forzandoli a ritirarsi verso le Terre Sicure verso le foreste del Charas, questa non attecchì poi molto sul Sottosuolo, che vide semplicemente una riduzione dell'estensione del proprio dominio, senza che la parte già conquistata ne venisse mutata e spostando semplicemente la capitale all'oggi nota Bhaer'Ynden.

Peculiarità di Razza


Linguaggio Elfico: gli Elfi parlano l'Elfico. Qualsiasi Elfo può conoscere l'Elfico a livello madrelingua all'iscrizione. Se Shadovar, il personaggio può rinunciare alla conoscenza del linguaggio Elfico per ottenere la conoscenza madrelingua del linguaggio Shadovar.
Linguaggio Vegetale: gli Elfi ottengono l'accesso automatico al linguaggio Vegetale a livello madrelingua.
Scurovisione: gli elfi possono vedere alla Luce del Giorno senza alcuna variazione e in condizioni di Buio Naturale Parziale e/o Totale come se fosse giorno. Gli elfi distinguono normalmente quando nell'ambiente è presente, o meno, una fonte di luce.
Familiarità del Sottobosco: quando si trovano all'interno di Boschi e Foreste o Caverne e Sotterranei, gli Elfi ottengono un bonus ai talenti Muoversi Silenziosamente, Occultarsi, Conoscenze Selvagge, Percezioni Sensitive, Percepire Magia Artefatta e Comprensione Ferale di +1.
Lungavisione: gli Elfi vedono il doppio più distante del normale.

Edhel-Calad

Maestria Elfica del Tiro: quando utilizzano Armi da Tiro gli Edhel-Calad ottengono un bonus di +20 ai danni inflitti.
Udito Fino: gli edhel-calad ottengono la capacità di percepire suoni anche quando questi non sono normalmente percepibili. Tutte quelle sfaccettature di suono che sarebbero comprensibili esclusivamente da uditi animali (il battito d'ali di un uccello, il fruscio del vento fra i capelli di un individuo, lo stillare dell'acqua nel profondo di una caverna e, in generale, qualsiasi sfumatura di suono di piccolissima intensità), vengono normalmente carpite dai sensi del personaggio, purchè la loro fonte si trovi entro 90 metri dalla sua posizione.

Edhel-Mor

Orgoglio Elfico: quando si trovano all'interno di Boschi e Foreste, gli Edhel-Mor subiscono 20 danni in meno (dopo il calcolo delle riduzioni) e gli stati alterati, alterazioni negative ed effetti elementali durano 1 turno in meno su di essi.
Richiamo Vegetale: gli Edhel-Mor possono evocare creature Vegetali appartenenti all'Enciclopedia delle Creature di Raja Dunia entro 9 metri da se. La creatura evocata deve essere di Tier Giocatore e di livello di potere selvaggio pari o inferiore al livello del personaggio (e, comunque, massimo 30). La creatura evocata si considera una creatura addestrata ai comandi semplici e complessi per l'Edhel-Mor.

Shadovar

Infravisione: gli shadovar possono vedere normalmente all'interno dell'Oscurità Magica e di condizioni assimilabili ad essa.
Gloria di Marvoleth e Syl'Rin: quando uno Shadovar versa sangue, viene benedetto dalle divinità del suo Pantheon. Ogni 5 punti ferita sottratti, il personaggio ottiene un incremento di 1 punto ai danni inflitti (massimo 100 punti).

Mezzelfi

Abile Orazione: i Mezzelfi ottengono un bonus di +1 a tutti i talenti relativi al ramo delle Arti Oratorie.
Sveltezza Adattiva: i Mezzelfi beneficiano di 1 azione breve in più a quest.

PARAMETRI BASE E MASSIMALI


Forza: 80/400
Destrezza: 120/600
Mana: 100/500
Potere: 100/500