21:12Kwaki [Dimora Kiyama ♰] [ Perfezionamento Corporeo] Le temperature miti sono finalmente giunte. Le pesanti cappe sono soppiantate da vestiti ben più leggeri, ma il numero di strati di cui il corpo di Kwaki si copre è immutato. Majime, la Tenuta del Cordoglio, è un'armatura leggera che poco copre, preferendo lasciare libero il corpo di chi la indossa. Sopra la stessa v'è una giacca nera, leggera, lunga fino a solleticare i polpacci, le cui maniche non sono indossate. Il giardino in fiore della dimora del clan è uno spettacolo per gli occhi. Alti ed imponenti ciliegi rendono beata la volta celeste fungendo da filtro per coloro che alzano lo sguardo. L'Hebi giunge all'esterno con un'andatura che definire compassata è poco. Lentamente discende la scalinata in legno di ciliegio che dalla veranda conduce all'esterno, laddove uno spiazzo piastrellato è illuminato a giorno da una miriade di lanterne. Al fianco sinistro è appesa la Fiume Placido, una katana finemente adornata, dal corpo azzurro che, invero, non ha mai adoperato. Non impugnerà armi che hanno bevuto troppo sangue se il suo intento non è quello di uccidere. Il cuore è nero come la volta precedente, gettato in un oblio di tormento dal quale è impossibile fuggire. Tatuaggi d'ogni genere s'arrampicano sul collo, provenendo dalle braccia: la destra, nera come il cuore, privata dell'epidermide, devota all'oscurità elementale di cui è araldo; la sinistra, fasciata per nascondere il proprio retaggio animale, in queste terre, quello di cui porta il nome. Sa che Niruen è giunta, è probabilmente dietro di lui, da qualche parte. Pertanto intende parlarle mentre s'accinge a raggiungere il centro di quello spiazzo. < Ti ho già detto che un guerriero vivo è di per sé un ottimo guerriero, vero? > Non si volta verso di lei nel proferire queste parole, ma le dà il tempo di assimilarle nuovamente. La suola in paglia di riso degli zori sfrega contro la fredda e levigata pietra. Si volta dolcemente, scoprendo due omamori che pendono dai lobi, come orecchini: "Calamità" e "Cordoglio", recitano in caratteri sottocomuni Sutharrim. Il codino alto è il pennacchio della lancia di un Alfiere. Si rivolge verso di lei che prenderà posto, da lì a breve, di fronte a lui. Il piede sinistro si proporrebbe avanzato rispetto al destro, donando ad ella il fianco sinistro. Il destro attenderebbe dietro, con la punta che osserva verso l'esterno. La mano destra sfodererebbe la spada, dunque, dal basso del fodero fino di fronte al plesso, col pugno serrato di fronte allo stomaco, e la punta che guarda verso l'esterno destro, quasi volesse invitare lei ad attaccare sulla propria sinistra. < Avanti- > La invita, mentre la mano sinistra si alzerebbe, con il palmo rivolto verso di lei, e le dita arcuate come se volesse afferrarla dalla distanza. Questo è l'arto che andrebbe foderandosi, ora, di un infinito guerriero plasmato in maniera tale da riuscire ad indurire quella pelle fino a farla divenire della stessa consistenza del metallo. Il gomito sinistro guarda a terra, l'avambraccio si chiude sul bicipite. Lo sguardo è fin troppo serio, d'oro liquido, dietro quella mano che dovrebbe trovarsi tra il volto di lui e lei. < Attaccami. Fammi capire perché sei ancora viva. Se mi riterrò soddisfatto... > Una pausa per l'ultima volta in cui si spezzerà la stasi delle sue labbra. < Potrei offrire un motivo per voler essere viva ancora a lungo. Un motivo che contempli il vivere, non il sopravvivere. >
21:12Kwaki usa 1.2[Maestro - Arte di Combattimento] Perfezionamento Corporeo | Livello 4
21:12Kwaki usa 1.2[Maestro - Arte di Combattimento] Specializzazione con Spade | Livello 4
21:48Niruen [Dimora Kiyama ♰] giusto per citare versi sin troppo famosi.. è un bel giorno per morire. Par pensare proprio quello la fanciulla che segue kwaki nel cortile. Le iridi che, solitamente, sono azzurre, questa sera spiccano di un viola innaturale; tutto merito della predizione di una fattucchiera. Non è tranquilla; per nulla. Indossa i suoi pantaloni di pelle e la sua camicia di seta; tutto all'insegna del nero. Il cilindro, immancabile, vien tolto e poggiato a terra; gli stivali vecchi e malandati ai piedi e l'essenza di mandorla a farle compagnia. I capelli sono vergognosamente lunghi e raccolti in una coda e treccia che oscillano alle spalle sino a superar di poco il bacino. Al collo, la collana dei cerusici; quelli che sa, in cuor suo, dover cercare a breve; se tutto va bene. Al pollice sinistro, un anello brunito al quale dona un bacetto e infine, appese ai fianchi; quelle che stasera spera sian le sue migliori amiche; DUE SCIABOLE gemelle. Il passo è calmo e silenzioso, il sorriso nonostante tutto, resta stampato in faccia, a nasconder quello che lo sguardo grida. Il petto batte forte scotendo il ciondolo azzurro mentre ascolta le parole dell'uomo dal cuore ingordo di cadaveri. Espira profondamente, come a cercar di scemare quella pressione interna. < si; me lo hai già detto.. uomo serioso..> andrebbe quindi a superarlo per portarsi, come previsto, innanzi a lui. Un sorso di saliva che scende denso nell'esofago. Lo osserva posizionarsi; osserva quella preziosa lama e batte le ciglia una volta di troppo. Le sue, sono comuni; nessuna armatura, nessuna aria esperta a farle compagnia. Altro sorso di saliva. < sapevo che dovevo bermi qualcosa di forte> una battuta? forse. < sono ancora viva perchè non gioco ad amputarmi le dita per diletto.. il mistero è come faccia a esser ancora vivo tu.> e se la ride sotto ai baffi. < che poi, tecnicamente, potrei anche fregarmene, non credo di aver alcun motivo per dimostrarti qualcosa; tuttavia..> le mani andrebbero a incrociarsi di fronte al ventre per impugnar le lame e estrarle entrambe.. < tuttavia, per colpa di una veggente, sei diventato il mio più bell'incubo.. e dato che amo veramente tanto dormire, devo trovare il modo di renderti meno.. non spaventoso.. in realtà sei grazioso.. no.. ehm> sembra mugugnare appena come a cercar il termine. Nel mentre, allargherebbe le gambe, senza superar l'ampiezza delle spalle, il piede destro indietro, carico del peso e leggermente ruotato verso l'esterno-circa trenta gradi- il sinistro andrebbe avanti. Le spalle rilassate, il busto appena flesso in avanti; la LAMA SINISTRA, protesa avanti, resterebbe alta, e inclinata verso destra, il FORTE all'altezza del seno. La LAMA DESTRA, resterebbe PARALLELA al terreno, e vicina al ventre. < renderti più umano... si, forse il concetto è quello> scatterebbe avanti spostando il peso e tentando di puntare sulla destrezza; nell'avvicinarsi, la mano sinistra andrebbe a ruotare nel polso, invertendo così l'inclinazione e portando la PUNTA verso SInistra. Ci prova, a far subito scena; prossima all'attacco, svanirebbe come nel nulla per riapparire alle spalle di kwaki per TENTARE un ROVERSO SGUALEMBRATO, alla SPALLA DESTRA altrui. Fosse riuscita o meno, TENTEREBBE di riprender un minimo di distanze con due passi indietro e rimettersi nella medesima posizione di partenza; le iridi che da viola divengon rosse.
21:48Niruen usa 1.2[Ombra - Arte di Combattimento] Assalto dell'Ombra | Livello 1
21:48Niruen usa 1.2[Tempesta - Arte di Combattimento] Celerità | Livello 1
21:49Niruen usa 1.2[Umani - Innata] Sveltezza Adattiva
GDR STOP. Kwaki posta una DIFESA.
22:08Kwaki [Dimora Kiyama ♰] [ Perfezionamento Corporeo] Lei parla. La veggente è Rublismia. L'ossessione che gli Assolutori sono da sempre in grado di generare, attraverso la quale veicolano le emozioni dei popoli, ha fatto breccia ancora. < Bene. > Dichiara sull'incubo, quasi di ciò si compiacesse. Lei parte all'attacco, lui osserva le sue lame gemelle, la loro posizione. La guardia della Vestharrim. Poi lei prova ad avanzare, ed ecco che sparisce. Un battito di ciglia quello che Kwaki dedica all'etere, mentre la testa ruota verso destra quasi grazie all'udito volesse comprendere dove ella miri. Che sia alle spalle è pressoché certo, lui è in grado di fare altrettanto. Il polso ruota verticalmente, verso l'alto, per portare la punta della spada ben sopra la sua testa, perpendicolare al terreno. Il pugno s'alzerebbe cercando di portarsi ad altezza spalla, ma di fronte al petto poiché è lì, dopo la rotazione che vuole compiere, che intende accogliere il colpo d'ella. Il piede destro, già dapprima arretrato, verrebbe spostato, lasciando al sinistro l'incombenza d'accogliere il peso di una rotazione in senso orario. L'obiettivo di questa rotazione è quello di voltare il corpo di Kwaki verso destra, orientato verso il lato da cui arriva l'attacco, il destro. La spada, posizionata verticalmente, dovrebbe -considerata l'altezza del pugno- arrivare con il forte a parare il debole dello sgualembro altrui. Dovesse riuscirci, forte di una leva favorevole, vorrebbe far si che il colpo altrui non solo si infranga sul forte ma, a causa della verticalità della sua parata, la spada altrui possa scivolare verso il basso per inerzia, si da garantirsi un vantaggio di dinamica. Il piede sinistro, mentre ciò accade, andrebbe ad allargarsi verso sinistra, verso la parte opposta di Niruen, cercando di allontanarsi da lei. Questo perché ciò gli dovrebbe consentire di arrivare ad interagire col debole della sua spada. Il destro, invece, andrebbe ad allargare la punta verso Niruen, quindi all'esterno, e a spingere verso la direzione del colpo di lei, che ora dovrebbe vedere frontale, in modo da ancorare il suo corpo al suolo ed evitare sbilanciamenti di sorta. Vorrebbe terminare in modo da avere Niruen alla propria destra, a circa due metri, due metri e mezzo massimo. Ma anche evitare che le armi si leghino, poiché la naturale conseguenza di questa eventuale parata, sarebbe far abbassare la punta in modo che la sua katana si posizioni sopra la sciabola destra di lei.
22:09Kwaki usa 1.2[Tempesta - Arte di Combattimento] Riflessi Fulminei | Livello 4
GDR STOP. Attendere il responso.
Niruen non si lascia abbagliare dalla parole di Kwaki e si lancia subito all'attacco. Sfruttando l'assalto dell'ombra, riesce con successo a teletrasportarsi alle spalle di Kwaki portando un roverso sgualembrato con la sciabola tenuta nella mano sinistra. Nonostante la posizione sconveniente, Kwaki riesce comunque a percepire il colpo arrivare, come se lo vedesse. Kwaki decide di intervenire immediatamente, porta la katana verticale e perpendicolare al terreno e ruota il corpo per accogliere il colpo. Il colpo viene PARATO, il debole della sciabola impatta il forte della Katana, il gioco delle distanze rende la leva favorevole a Kwaki. Alla fine dell'azione i due si trovano a 2 metri di distanza l'uno dall'altro. Le lame non sono in contatto, perché sia Niruen che Kwaki indietreggiano. La Katana si trova più alta rispetto alla sciabola di Niruen, che dopo la parata si ritrova con la sciabola sinistra con la punta diretta in basso e alla propria sinistra. La sciabola destra invece si trova ancora vicino al ventre e parallela al terreno. Kwaki riesce ad assuremere la guardia che desidera, Niruen torna nella posizione guardia precedente.
GDR GO. Kwaki posta un'azione di ATTACCO per favore.
Niruen | azione di difesa dopo l'attacco di Kwaki
22:45Kwaki [Dimora Kiyama ♰] [ Perfezionamento Corporeo] E' come se percepisse il sangue, giacché il volto si gira verso destra, luogo in cui Niruen si trova, come se la fiutasse e non fosse in grado di reprimere quelle pulsioni omicide. Gli occhi si svuotano d'oro, riappropriandosi di contorni rossi, voraci. Intende far valere quella posizione favorevole della propria arma e, per farlo, andrebbe a ruotare leggermente in senso antiorario il polso, si da avere le nocche del pugno destro rivolte verso l'alto ed il filo della katana in grado di guardare il fianco destro di lei. Il piede destro andrebbe a muoversi verso di lei, cercando con il sinistro di accompagnare una rotazione oraria in movimento, tra un passo e l'altro, che gli consenta di posizionarsi frontalmente rispetto a lei. Muovendosi intende entrare all'interno del raggio d'azione della spada destra, bassa, in modo che quella non possa intervenire in difesa. Ricerca l'ingombro su quel lato. Poi la spada di destra, con la punta a sinistra, perché nonostante la rotazione la spada rimane là, andrebbe ad alzarsi leggermente verso l'alto, per far vibrare uno sgualembro ROVERSO, di mano destra, dall'alto a sinistra fino in basso a destra. L'obiettivo primario non è quello di colpire la spalla destra, verso cui il colpo comunque si muove, quanto di provocare l'intervento della spada sinistra di Niruen, quasi ricercandola. Già, perché dovesse riuscire ad impegnarla, con la destra lontana dalle zone di difesa, sarebbe il braccio sinistro di Kwaki, armato, ad intervenire con il primo vero attacco. Il gomito sinistro sarebbe all'altezza stessa della spalla, ad osservare l'esterno. L'avambraccio sinistro teso verso la spalla DESTRA di Niruen, con le punte delle dita aperte che osservano tutte verso di lei. Il busto si sposta leggermente verso sinistra per preparare quei due colpi, poi verrebbe scaricato violentemente verso destra. Se prima interverrebbe il primo colpo, il secondo -dato di mano- sarebbe una sorta di sgualembro, di nuovo, DRITTO questa volta, dato di mano sinistra. E in questo frangente si che il colpo cercherebbe di arrivare sulla spalla destra di lei, sull'esterno della stessa, quasi con quei polpastrelli fatti d'acciaio volesse dilaniare la sua pelle e farle comprendere la paura più di quanto il mistero e l'incubo abbiano fatto. Dovesse riuscire a bucare la sua epidermide, i polpastrelli ricercherebbero una ferrea presa sulla spalla di lei, non volendo mollarla per, eventualmente, incalzare ancora e ancora.
22:46Kwaki usa 1.2[Cacciatore - Arte di Combattimento] Tecnica Parametrica | Livello 4
22:48Kwaki usa 1.2[Maestro - Arte di Combattimento] Specializzazione con Spade | Livello 4
23:08Niruen [Dimora Kiyama ♰] L'uomo se ne sta zitto; lo sguardo altrui cambia, e per esperienza, sa che non è una buona cosa. Deglutisce mentre lo vede arrivare; troppo poco tempo per carpire i punti deboli dell'avversario. La lama sembra puntare alla sua destra lasciando probabilmente il fianco destro altrui libero da difese. il braccio SINISTRO passerebbe sopra la testa, portando la LAMA SINISTRA con il FORTE in alto e il DEBOLE a puntare verso il basso, in una sorta di scudo che mirerebbe a PARARE il colpo con il MEDIO. LA vicinanza non le piace e TENTEREBBE di sfruttare l'impatto per darsi la spinta, allargando il piede sinistro verso l'esterno, che si carica del peso. Dovesse riuscire, dovrebbe involontariamente SCHIVARE il colpo di mano di kwaki e trovarsi con il lato sinistro dell'avversario libero.
GDR STOP. Attendere il responso.
La danza delle lame continua, questa volta è Kwaki che attacca, che con perizia si avvicina a Niruen fino a portarsela di fronte. Anche lui fa partire i giochi con un roverso sgualembrato, sperando di provocare una reazione ed infatti è quello che succede. Kwaki fa partire il colpo, diretto alla spalla destra di Niruen. La donna frappone la sciabola tenuta con la mano sinistra, il medio della sciabola incontra il debole della katana di Kwaki. Così facendo però la sciabola si inclina ancora di più verso il basso, il vantaggio di Kwaki sta nel portare un colpo dall'alto e Niruen, parandolo, non riesce come vorrebbe nella sua successiva schivata perché parte del peso deve rimanere sul piede destro. Il secondo colpo di Kwaki va a segno, ma deve decidere cosa fare, se colpire od afferrare. Nella fretta afferra più che colpire ed il colpo non produce tutti i danni desiderati. Niruen [-20pf]. Le dita di chiudono in una morsa ed entrano parzialmente nella carne, il dolore sarà fastidioso, ma assolutamente non debilitante. Data la presa, Niruen non è libera di indietreggiare. Le lame rimangono in contatto, debole di Kwaki su medio di Niruen. Katana con il debole leggermente verso l'alto sopra la sciabola sinistra di Niruen. Niruen, sciabola sinistra ancora con il forte in alto sopra la testa e debole diretto in basso a destra, sciabola destra ancora ad altezza ventre e parallela al terreno.
Niruen attacca | Kwaki difende.
23:44Niruen [Dimora Kiyama ♰] Non riesce come sperava e eccole, le dita che si infilano nella carne; stringe i denti e arriccia le labbra sotto al naso infastidita. Il braccio è ancora in alto a trattenere la lama dell'altro, le dita infilate nella cerne; se non altro dei due è quella con un braccio libero da ingombri; il Destro appunto. La vicinanza dei corpi è una cosa che detesta e che la rende dannatamente preda facile. lo sa; Il polso destro andrebbe a ruotare, portando la lama a far lo stesso, il filo volto verso il basso, quindi sarebbe il gomito a far da perno che stendendosi tenterebbe di MIRARE alla COSCIA DESTRA di KWAKI in un ROVERSO SGUALEMBRATO, nella speranza di destabilizzarlo o almeno costringerlo a mollare la morsa con uno dei due arti.
23:58Kwaki [Dimora Kiyama ♰] [ Perfezionamento Corporeo] Finché lui ha la propria mano sulla di lei spalla, l'obiettivo è quello di non permetterle assolutamente alcuna azione con la mano destra. < Pronta? > Per questo, avvedutosi di ciò che lei tenta di fare, del movimento che vuole dare alla spada dei destra, il primo pensiero di Kwaki è quello di impedirle il movimento. La mano sinistra, saldamente ancorata alla spalla, tenterebbe di spingere indietro lei. Non con intento offensivo, ma meramente di ostacolo, acciocché lei non possa sottrarre la spada destra per riposizionarla, né ruotare in senso orario per caricare il colpo. La spada destra, ancora intrecciata alla sinistra di lei, verrebbe sottratta verso il basso, cercando di portare la punta d'essa verso destra, in basso. Ma non solo, poiché il proprio polso verrebbe mosso in maniera tale da finire sotto a quello mancino dell'avversaria. Quando questo accade, al passo con cui si prefigge di fare da ostacolo per non far avvenire il colpo, cerca di far seguire un altro, questa volta in avanti-sinistra, in modo che il piede DESTRO si posizioni all'esterno del piede DESTRO altrui. Fianco destro contro fianco destro. Con il busto che andrebbe a ruotare in senso orario in maniera tale da poter mantenere agevolmente la presa sulla spalla destra di Niruen con la sua mano mancina ed arrivare con fianco sinistro nell'incavo del braccio destro, in maniera tale da rendere l'ostacolo pressoché totale per il suo colpo. Non vuole ottenere altro oltre a questo posizionamento, all'impedimento che intende mettere in atto, se non portare il piede sinistro OLTRE la linea delle spalle altrui, con un braccio di ferro che, con la presa sulla spalla di lei, le impedisca di ruotare agevolmente. E' la sua preparazione all'attacco, questa, cercando di leggere lo scontro non secondo le proprie potenzialità e peculiarità, ma cercando di adattarsi allo stile dell'altra per apparecchiare un assalto risolutivo. Il volto si squarcia, susseguendo quella domanda retorica di cui prima, come se volesse intimorirla, far in modo che irrigidisca i suoi arti, spaventarla in nome di quella profezia, come se quella stessa visione si stesse per avverare.
23:58Kwaki usa Intimidire Livello 5
Niruen prova a colpire la gamba destra di Kwaki usando la sciabola destra per allontanarsi da lui. L'idea è buona, ma l'arma si trova in una posizione decisamente scomoda, un affondo o anche un ridoppio di qualche tipo avrebbero avuto un esito migliore. Purtroppo, un roverso richiede sia di alzare il braccio sia di far passare la lama sotto la katana di Kwaki, un gesto complicato anche dalla presa che Kwaki preme sulla spalla destra di Niruen con le sue dita. Quindi il colpo non parte nemmeno e Kwaki è libero di assumere una posizione a lui più vantaggiosa: il fianco destro di Niruen entra in contatto con il fianco destro di Kwaki. Il piede sinistro di Kwaki è effettivamente dietro la linea delle spalle di Niruen.
Kwaki attacca | Niruen difende
00:37Kwaki [Dimora Kiyama ♰] [ Perfezionamento Corporeo] Il piede sinistro andrebbe ora a tagliare verso l'interno cercando di portarsi dietro la schiena di Niruen, molto prossimo, tra i piedi di lei. Vuole sbarrarle la strada, impedirle di sottrarsi, poiché la prima offensiva che andrebbe a portare sarebbe un violento strattone di mano sinistra, con la quale cerca di spingerla all'indietro, andando a ruotare in senso antiorario per tirarla giù, e trasferire sulla sua spalla la violenza che tenta di imprimere alla spinta. Ora non sarebbe più solo il piede dietro di lei, ma la gamba tutta, in maniera tale che le sue gambe trovino l'impaccio della sua di gamba NON sui piedi, ma all'altezza del quadricipite femorale dell'Hebi, che tenta di far capitombolare di schiena Niruen sulla fredda roccia primaverile della propria dimora. Non è un semplice sgambetto, è letterale spinta, schianto con cui vuole spingere lei a terra e levarle il respiro. Se dovesse riuscire a fare ciò, senza darle troppo tempo di prendere le misure al suo attacco, la spada destra, già con la punta verso il basso di quel lato, andrebbe ad orientarsi in modo tale da guardare verso il di lei corpo, con il polso che intraruota per arrivare con la punta all'altezza del suo fianco sinistro, sull'esterno e discendere verso il basso con violenza, mentre le gambe di Kwaki si flettono e le spalle spingono verso il basso. Dovesse aver lei raggiunto il terreno, la mano sinistra avrebbe mollato il legame con la spalla destra della Vestharrim, ed il busto ruoterebbe in senso antiorario per favorire quell'affondo verticale con cui vuole raggiungere il di lei fianco sinistro, sulla parte esterna. Vuole ferirla profondamente, certo, ma non permettere che quel semplice colpo possa risultarle fatale bucando zone vitali. Vuole fendere i tessuti ma tenerla lucida, farle comprendere quello che avviene. < Allora? Sei pronta? > La incalza. < O la visione... > Quella che Rublismia le ha mostrato -e quindi la morte. < O la tua devozione. > Le andrebbe a dire, col tono basso e fermo di chi non intende lasciare nulla al caso. < Hai una sola possibilità di fare la scelta giusta. > Lo sguardo diviene meno rassicurante di prima, ancora più vuoto, la sua espressione ancora più preda di quelle pulsioni abissali che lo vogliono cacciatore privo di empatia, devoto solo a quell'irrefrenabile follia.
00:38Kwaki usa 1.2[Maestro - Arte di Combattimento] Specializzazione con Spade | Livello 4
00:48Niruen [Dimora Kiyama ♰] è tutto dannatamente rapido; che la vecchietta avesse detto la verità? che ci avesse preso? fra tutte le fattucchiere che hanno sbagliato proprio quella doveva aver ragione? pronta? pronta a cosa? Vincolata in quel corpo, bloccata con le sue due lame, ma non è quella la cosa peggiore, il peggio è quel volto vicino che si spezza. E si, è inevitabile che gli arti si irrigidiscano, che il collo gonfi le sue vene di sangue prepotente in un battito accelerato. che sia arrivato il momento? No, < una marionetta no> si, come se potesse capire il suo rivale. L'altro sfrutta la sua presa, è inevitabile, o almeno neppure ci prova a farmarlo. Lo schianto lo avvertirebbe sicuramente; un mancare di fiato; ma se non altro, la presa dalla spalla dovrebbe andarsene. Spalanca le labbra alla ricerca di aria; senza tuttavia emettere suoni. Ma è ovvio che non si arrenda, non così. Tenterebbe quindi, ancora una volta di riprender le distanze rotolando sul fianco con le lame ancora in pugno; fosse riuscita tenterebbe di rialzarsi dolorante. <mi son morsa la lingua> primo commento. < non sono in vendita.. la devozione si conquista non si pretende.. > Lo sguardo rubineo, furiosa per quella sconfitta così palese.
Kwaki è spietato, sfruttando il suo posizionamento vantaggioso quella grande spazzata esterna riesce alla perfezione. Niruen dal canto suo non difende, ma data la reciproca posizione delle gambe sarebbe stata una difesa molto difficile. Niruen perde l'equilibrio e viene sbalzata indietro, il primo impatto è con il suolo, la testa batte per terra [Niruen -40pf] ed insacca il colpo, facendole parzialmente mancare il respiro. Le conseguenza della caduta però sono più dolorose che mortali. Però, senza tregua arriva il colpo con la katana di Kwaki che affonda al fianco sinistro, fortunatamente senza colpire organi vitali [Niruen -204pf]. Niruen riesce a rotolare via da Kwaki e a rialzarsi, trovandosi adesso alla sinistra della stirpe, a due metri di distanza.
PVP END. Grazie a tutti. Continuate pure se lo desiderate.
01:20Kwaki [Dimora Kiyama ♰] La spada si sporca di sangue, quando la estrae gronda. La mano trema, freme nel voler dare un seguito a quanto è appena accaduto, quasi fosse questo il motivo per cui è vivo e respira. Le dita della mano destra, annerita dalle tenebre, si aprono leggermente. Lascia cadere la katana a terra, osservando come Niruen sia già oltre, in piedi e, probabilmente, dolorante. < Allora rimarrai fedele al patto preso. > Perché la risposta di lei è, dal suo punto di vista, deludente. Si nota la stizza nel suo volto, un'espressione che dimostra quanto poco gli faccia piacere quel "si conquista, non si pretende". Lui, del resto, è abituato ad una vita di maniere forti. Le mosse subdole, le sottotrame, per quanto da Kwaki messe controvoglia in atto, sono qualcosa di cui si priverebbe senza problema alcuno. < O vuoi rimangiarti la parola data? > Qua il suo sguardo diviene minaccioso. Se dopo averla colpita ha osservato lungamente la pozza di sangue umano generatasi per terra, ora il capo ruota mentre lui rimane in ginocchio, stazionario nella posizione in cui era intento a colpirla. L'indice della mano destra si muove a mezz'aria, ora, pretendendo controllo sul sangue di lei, quello versato. Lì, sulla levigata pietra del giardino della dimora Kiyama, andrebbe a comparire una scritta, fatta di quel liquido vitale. Quasi avesse voluto ferirla solo per poter scrivere quel messaggio: "tra due notti al varco di Makhara". Che non sarà altro che il punto di partenza per dove intende portarla. La mano sinistra sciocca le dita, aveva già preposto che Guchimaru, l'attendente nascosto tra i tronchi dei ciliegi in fiore, comparisse al momento opportuno qualora fosse andata come da Kwaki sperato. Un'arma intonsa, immacolata, verrebbe data a lei: Sibilo Lunare, una katana dal taglio elfico, bianca e pura. < Me la riconsegnerai quando sarai in grado di rendermi quella. > Indicando la di lei ferita. < La tua risposta avverrà mediante le tue azioni. > A quel messaggio che indica luogo e ora. Non ha altro da dire. Si rialzerà da quella posizione, recuperando una posa eretta e levandosi un po' di polvere dai lembi della giacca che hanno toccato terra una volta chinatosi. Non aggiungerà altro. Lascerà che sia Guchimaru a recuperare l'arma caduta. Lui, infine, tornerà verso la dimora.
01:26Kwaki usa 1.2[Signore del Sangue LV3] Eletto del Sangue
01:33Niruen [Dimora Kiyama ♰] In piedi si, ma piegata sul fianco sinistro e più pallida del solito, e questo è tutto dire. Il sorriso è svanito dalla faccia lasciando allo sguardo cremisi tutto il rancore < non ho mai promesso nulla Kwaki> le lame andrebbero a infilarsi nei foderi. troppo pulite per i suoi gusti. MA più che del corpo le ferite che fanno male son quelle nell'orgoglio. Bhè.. se non altro è viva. il sangue a terra prende vita; lo osserva piegarsi sotto la volontà altrui e un moto fra fascino e timore scote la colonna sofferente. Il fiato è doloroso per più motivi. Mentre lui parla andrebbe a tirar su la camicia osservando la ferita con occhio clinico. < grazie per la clemenza> glielo concede; nessun organo vitale; un colpo preciso mirato solo a far dannatamente male; perchè no.. non è stata fortuna. Sbuca dai tronchi l'assistente e lei sussulta appena; un'arma porta; la osserva per qualche momento; poi l'afferra con la destra. Non dice una parola mentre si sposta verso l'ingresso della dimora sol per recuperare il proprio cilindro. La mano sinistra ancorata alla ferita. < due giorni... ci penserò> con la mano dritta andrebbe a incassare nuovamente il cilindro in testa. < ora con permesso.. ho da andarmi a rattoppare..> la voce è smorzata per il colpo e per la ferita. la spalla dolorante e la testa ancor peggio. < e non rimanerci male.. meglio la sincerità di un voltagabbana fra le tue file no?> perchè poteva accettare in cambio della vita; e darsela a gambe dopo. < notte notte..> detto questo, piegata, lasciando gocce qua e là, si lascerebbe inghiottire dal buio. Probabilmente si accascerà contro la prima parete nascosta, a riprender fiato, calma e ancor più a rattopparsi quel minimo che serve per non aggravare la situazione<uscita>
16:18Mikhail [Nosocomio | Ambulatorio] Nonostante le intense folate di vento, il cielo è sereno a Kiragama. Il sole splende, dona un po' di calore rendendo le temperature più miti lasciando dietro di sé la stagione invernale per fare posto sempre più a quella primaverile. Mentre l'attività urbana prosegue senza troppi problemi nel Regno del Sud, il Demonio al momento si trova all'interno del Nosocomio, intento a svolgere le proprie mansioni da Cerusico al suo interno; nello specifico è nell'ambulatorio a leggere documenti, ovviamente restando disponibile nel caso qualcuno abbia bisogno di cure. Indossa abiti civili e comuni: una camicia nera a maniche lunghe, cravatta arancione, pantaloni neri tenuti in vita da una cintura di cuoio, stivali neri e un lungo camice bianco aperto davanti, a maniche lunghe e che termina a metà polpaccio. Porta gli Occhiali Verdefiamma, modificati grazie alla fattura gnomica perché sembrino un paio di comuni occhiali da vista. All'indice sinistro indossa l'Ottanio, un anello i cui decori ricordano un mare in tempesta con tanto di turbinio di fulmini e saette a circondarlo; al pollice destro l'anello Helenium i cui materiali ricreano l'effetto della brace, nero con venature rosse. Annodata alla coscia sinistra ha la Borsa da Viaggio col Contenitore Dimensionale che gli permette di conservare i preparati alchemici e altri oggetti. Infine al collo indossa l'Amuleto della Guarigione, un ciondolo distintivo di chi fa parte dell'Ordine dei Cerusici. Gli occhi sono così scuri da sembrare un tutt’uno con la pupilla, di un nero innaturale. Piume nere si confondono fra le ciocche di capelli corvini legati con un piccolo codino; le penne nere lungo le braccia, attraversate da venature violacee luminose come fossero pura elettricità, sono nascoste dai vestiti. Celate allo stesso modo sono le venature a forma di fulmini lungo le braccia e la cicatrice al pettorale sinistro ad altezza cuore, carne scuoiata a morsi lasciando così un largo foro. Baffi e pizzetto corti sono curati, l'aspetto è pulito; ha giusto le solite borse sotto agli occhi poiché non dorme molto. Silenzioso, seduto su uno sgabello, è al momento immerso nella lettura. All'interno del Nosocomio c'è il solito viavai di gente, fra pazienti, personale e gli addetti che fungono da guardie ed eventualmente da assistenti, accogliendo coloro che entrano nella struttura.
16:28Niruen [Nosocomio | Ingresso] Alla fine l'ha trovato, il nosocomio. Si è bendata alla meno peggio con qualcosa che aveva con se; il fianco dolorante e le ossa ancor di più. Cammina piegata sul fianco sinistro, il mal di testa lancinante e la mano incastrata sulla ferita. Ovviamente non si è ripulita e il sangue perso è divenuto secco a rendere rigida la camicia di seta nera. Pantaloni di pelle aderiscono alle gambe, almeno quelle, illese. Appese ai fianchi due sciabole gemelle e un cilindro è infilato sulla testa. Una treccia sin troppo lunga oscilla alle proprie spalle e lo sguardo è cremisi di rabbia. Non messa bene, ma poteva andar lungamente peggio. Al collo ciondola il ciondolo dei cerusici, mentre al pollice sinistro sosta un anello brunito. L'odor di mandorla è appiccicato alla pelle come un ricordo lontano, mescolato all'aroma ferroso. Poggerebbe la mano destra sulla soglia per affacciarsi a quella. L'educazione vuole un richiamo d'attenzione, a chiunque sia presente, qualora ci fosse qualcuno. < è permesso?> un sorso di saliva di troppo mentre toglie il cilindro incastrandoselo sotto il braccio sinistro; quello sano. LA camicia è lesionata anche all'altezza della spalla destra. Immobile resterebbe un paio di passi all'interno.
16:42Mikhail [Nosocomio | Ambulatorio] Quando la donna fa la sua entrata all'interno del Nosocomio, un paio di attendenti di turno subito le vengono incontro per aiutarla a sostenersi. Inutile dire che essendo visibilmente ferita, vogliono immediatamente scortarla verso l'ambulatorio più vicino e libero che al momento è quello del Kensai. Nel breve tragitto cercano intanto di tranquillizzarla con le solite frasi fatte, come "andrà tutto bene", "stiate calma", "vi faremo subito visitare", e così via. L'ambulatorio è una stanza molto semplice: l'ambiente odora di prodotto alchemico usato per sterilizzarlo; l'arredamento è il minimo indispensabile, ovvero una scrivania con uno sgabello, varie mensole dove sono conservati ingredienti, preparati naturali e la strumentazione necessaria per eseguire le cure, una grande finestra che si affaccia verso l'esterno, una brandina e un altro paio di sgabelli. Nell'angolo c'è anche un grande barile colmo d'acqua. Non appena gli attendenti portano l'Umana sulla soglia della porta aperta dell'ambulatorio, il Demonio solleva lo sguardo su di loro e interrompe subito ciò che stava facendo, riponendo i documenti in un angolo della scrivania. <Fatela stendere sul lettino e aiutatela a spogliarsi.> Ordina ai due, freddo e meccanico, conducendo la solita prassi mentre lui si prepara prendendo un paio di guanti di cotone fine usa e getta, e posando il proprio kit di strumentazione medica sulla scrivania così da aprirla e controllare che ci sia tutto: garze, siringhe, filo per cucire, e altro. Fatto ciò, si volta in direzione di Niruen che, se avesse acconsentito alle indicazioni del sottoscritto, dovrebbe trovarsi sulla brandina, da sola o con i due attendenti che la stanno aiutando a rimuovere i vestiti. Si inchina in direzione altrui come si usa fare nelle terre del Sud - e dai tratti del viso si può ben intuire che sia un cittadino di quelle parti - quindi prende parola non appena la schiena si raddrizza: <Buon pomeriggio... il mio nome è Ukoku e quest'oggi sarò io a prendermi cura di voi...> Le rivolge un sorriso che vorrebbe essere gentile e pacato nonostante il suo sguardo, con quel nero intenso, possa sembrare un po' inquietante. <Vi prego di elencarmi tutti i vostri sintomi e le ferite riportate...> Quindi adocchia il ciondolo che indossa anche lei dei Cerusici e il sorriso si amplia un po'. <Noto che siamo colleghi... meglio così, dovreste quindi conoscere tutta la procedura, così non perdiamo tempo...> Detto ciò, vorrebbe quindi valutare lo stato di salute altrui sia in base alle risposte che riceverà che dall'esame visivo, per effettuare dunque una diagnosi adeguata.
16:42Mikhail usa Conoscenze Diagnostiche Livello 5
16:53Niruen [Nosocomio | Ambulatorio] Il tutto è molto rapido e in men che non si dica viene scortata all'interno dell'ambulatorio. Lo sguardo cremisi passa su ogni cosa, curioso e, da buon animale ferito, anche dubbioso. Lo sguardo ancora rosso si piazza sul cerusico che la sorte le ha inviato; < non son messa così male> ai due che vorrebbero aiutarla e di fatto è da sola che si avvicinerebbe al lettino per sedervisi sopra. Poserebbe il cilindro di fianco a se per poi iniziare ad apreir la camicia sino a toglierla. Un corpo minuto ma temprato dagli allenamenti. Il seno è raccolto in una fascia rossa stretta che lo schiaccia nel torace. Sul fianco leso, un bendaggio improvvisato e non troppo ben fatto, anche se palesemente non attuato da un principiante. La spalla è lasciata a vista ed è proprio quel che sembra; una mano pare essersi infilata nella carne, piantandoci le dita. Espira profondamente tentando di rilassare un poco l'animo. < è sicuramente un piacere; Niruen e questo pomeriggio vi toccherà sopportarmi> un sorriso stampato in faccia, nonostante le ferite e la rabbia tangibile. Altro sorso di saliva. < Niente di grave alla spalla destra; quello che mi preoccupa è il fianco; non ha colpito organi vitali; sono riuscita a rallentare quasi del tutto l'emorragia; ma temo proprio siano necessari dei punti.> alza appena le spalle istintiva, con conseguente smorfia infastidita. < i dolori generalizzati son attribuibili a una brutta caduta; ma niente di rotto.>. Un battito di ciglia in più mentre inizia a toglier anche il bendaggio di fortuna. <ma preferisco avvalermi completamente a chi si prende cura di me; magari avrò anche occasione di apprendere e migliorare.> quindi, carta bianca.
16:53Niruen usa Conoscenze Diagnostiche Livello 3
17:15Mikhail [Nosocomio | Ambulatorio] Il sorriso viene mantenuto da parte del Demonio che quindi comincia a eseguire un primo lavoro di diagnosi; sguardo concentrato mentre osserva attentamente i segni più evidenti sul corpo altrui, come la ferita alla spalla e quella al fianco sinistro, rattoppata giusto il necessario per fermare l'emorragia, come espresso anche dalla collega. Di sicuro è un piacere per il sottoscritto ricevere le informazioni in modo così dettagliato, per le motivazioni già menzionate: si perde meno tempo. <Sembra che abbiate ricevuto anche una botta in testa...> Nota una sorta di piccolo bernoccolo sul retro della testa; un pensiero detto a voce alta, neanche la sta guardando in quell'istante ma piuttosto la sua testa. Tuttavia non gli sembra grave, così come la ferita alla spalla, perciò dà priorità alla ferita sul fianco sinistro, messo decisamente peggio. <Con permesso...> Anticipa le proprie intenzioni, ovvero aiutarla a rimuoverle il bendaggio di fortuna così da scoprire completamente la ferita. Un taglio, da punta, come se qualcosa la avesse trapassata. Brutta storia, ma niente di impossibile da sistemare. <Sì, un paio di punti saranno necessari, ma non temete, non resterà la cicatrice... inizierò da lì, poi passerò al resto delle vostre ferite...> Si volta nuovamente per recuperare il necessario: antisettico, siringa, ago, filo di sutura, garze e una specie di strana miscela a base di ingredienti naturali, come camomilla e lavanda, per allievare il dolore localmente quando le dovrà mettere i punti - non è un anestetico, è giusto una pomata. Intanto che posa il necessario su un piccolo vassoio, ascolta le parole altrui sul voler apprendere e migliorare, quindi replica: <Farò il possibile allora per essere anche un bravo maestro...> Falsa modestia, lui che si reputa essere uno dei migliori cerusici di tutto il continente. Torna da lei e con una siringa riempita in parte d'acqua, in parte di antisettico, spruzza il liquido su tutta la superficie della ferita per poterla disinfettare. Poi prende la pomata lenitiva e comincia a spalmarla attorno ad essa, mai dentro, cosicché la donna dovrebbe avvertire già un po' di sollievo col dolore che si allieva. <Queste sono delle pratiche classiche che dovreste conoscere anche voi... disinfettare e, quando si applicano dei punti, è preferibile usare qualche prodotto per diminuire il dolore del paziente... questo perché ognuno di noi ha una soglia di sopportazione differente... c'è chi non batte ciglio quando vengono messi i punti e chi invece soffre molto, col rischio di agitarsi e compromettere la procedura... a scanso di equivoci, io la uso sempre...> Con massaggi circolari, lascia che la pomata venga assorbita del tutto. Quindi prende l'ago col filo e comincia a suturare. <La vostra è una ferita da punta, perciò l'estensione non è molto grande, basteranno un paio di punti... più che altro, per questo tipo di ferite, bisogna preoccuparsi che non siano stati danneggiati gli organi interni, ma non è il vostro caso...> L'ago viene infilato nella carne da un lato per poi fuoriuscire dall'altro, e si prosegue così finché i due lembi non sono di nuovo fissati e uniti fra loro. E' molto semplice, impiega pochi secondi, quindi taglia via il filo in eccesso, spalma un altro po' di crema per diminuire il gonfiore, quindi applica il bendaggio. Una lunga fascia bianca che le cinge i fianchi, non troppo stretta, ma fissata con decisione cosicché non si stacchi facilmente. <Ecco fatto... ovviamente dovrà evitare di fare sforzi per le prossime ventiquattro ore, o i punti salteranno...> Intanto che prepara il necessario per trattare anche le altre ferite, chiede: <Se posso essere indiscreto, come vi siete procurata queste ferite?> Giusto per avere un quadro tecnico più ampio e preciso. O forse vuole davvero fare il ficcanaso.
17:15Mikhail usa Arti Curative Livello 5
17:15Mikhail usa 1.2
17:32Niruen [Nosocomio | Ambulatorio] Ascolta e osserva annuendo di tanto in tanto. < a me il dolore piace> e lo dice come se fosse una cosa normale. Di fatto, le manovre dell'altro le risultan quasi piacevoli; persino il passar dell'ago da lembo a lembo, il tirare appena dei bordi che vengon richiusi abilmente. < avrei fatto da sola sinceramente; ma ci vedo male e con la spalla destra lavoro anche peggio; inoltre non avevno un ambiente pulito, e visto che potevo permettermelo, parlando di tempi, ho preferito affidarmi a mani esterne.> Resta immobile durante la procedura, il solito sorriso da schiaffi stampato in faccia mentre le iridi paion lentamente tornare al loro colore azzurro. < è stato molto bravo ad evitarli> gli organi interni. Alza le braccia quando è il momento di bendarla, così da coadiuvare il lavoro altrui < mi sono scontrata con un signore di queste terre; voleva capire se ero degna di attenzione; io invece volevo dormire serenamente, anche se dopo questo scontro credo che sarà ancora più difficile.> tira ancor di più le labbra verso sinistra. < codesto buchetto è il suo come dire; ultimatum.. a quanto pare mi vuole al suo servizio; anche se non comprendo perchè..> alza le spalle. < per quanto mi riguarda; è stato dannatamente sciocco da parte mia accettare una sfida simile; ma sinceramente credevo sarebbe stata meno.. come dire... incisiva> le verrebbe da ridere, ma cerca di trattenersi. Una volta chiuso il bendaggio andrebbe a calare nuovamente le braccia. < ma devo anche ammettere che vederlo combattere è stata un'esperienza meravigliosa e spero anche educativa.> batte le ciglia un paio di volte di troppo, di fatto ha passato la notte a maledire e ammirare kwaki. Espira profondamente e torna a osservare il cerusico e ruotare appena sul lettino, così da porgergli meglio la spalla destra ferita.
17:52Mikhail [Nosocomio | Ambulatorio] Nonostante l'affermazione altrui circa la sua natura masochista, il sottoscritto non sembra giudicare in modo negativo la cosa, anzi. All'inizio si mostra sorpreso per forza di cose, non essendo comune incontrare persone che apprezzino il dolore, ma rapidamente la sorpresa lascia posto di nuovo al proprio sorriso. Anche lui, come se niente fosse. Perché in fondo, nella propria esperienza, ne ha incontrati altri abbastanza simili di mentalità. <Spero che questa vostra passione non vi induca a ferirvi apposta per provare qualcosa o temo vi rivedrò più spesso del previsto...> Ridacchia mentre dice ciò, segno che sta scherzando. Ma velatamente sembra anche dire un filo di verità, di convinzione personale. Ad ogni modo, sembra che le ferite non se le sia procurate intenzionalmente. Ha avuto una sorta di duello, di scontro, per dimostrare di essere degna delle attenzioni dell'uomo misterioso. Cosa che sembra aver ottenuto alla fine. <Personalmente, preferisco dei metodi meno invasivi per dimostrare qualcosa a qualcuno...> Dice la sua intanto che riempie un'altra siringa col solito composto d'acqua e antisettico, volendo adesso trattare la ferita alla spalla. Il suo contenuto verrebbe infatti spruzzato sulla zona, sia per disinfettare che per pulire come ha fatto prima, ma per quanto si tratti di una ferita da taglio, è decisamente meno grave e profonda di quella al fianco, perciò in quel punto non dovrà mettere dei punti. Preferisce usare un'altra crema, qualcosa che possa aiutare con la cicatrizzazione. Mentre compie i soliti movimenti circolari attorno alla ferita affinché la carne assorba completamente il preparato, continua a parlare: <Mai sottovalutare l'avversario, non si può mai sapere chi si cela dinanzi a noi... ma forse, nel vostro caso, non vi è poi tanto dispiaciuto fare da manichino per questo test, mh? Alla fine avete anche ricevuto un'esperienza istruttiva...> Quando la crema è del tutto assorbita, applica anche lì un piccolo bendaggio per coprire la spalla facendo passare le bende sotto l'ascella del medesimo braccio, per poi rimuovere le garze in eccesso tagliandole via. Resta solo la ferita alla testa da trattare e hanno finito.
18:02Niruen [Nosocomio | Ambulatorio] si lascia medicare; ferma da brava bambolina. Seduta su quel lettino piega appena il capo < sinceramente? avrei preferito apprendere la lezione con delle armi in legno, o ancora meglio, osservare lo stesso scontro ma senza di me immischiata. E assolutamente, ero ben conscia che avrei perso.> batte le ciglia un paio di volte in più. < proprio per questo ho accettato! non c'è miglioramento senza rischio e soprattutto, sarei sembrata una codarda.> alza appena le sopracciglia. < il mio maestro potrebbe arrabbiarsi.. o forse no> in testa l'immagine di un uomo moro che ridacchia e la prende per i fondelli < no.. forse no.> espira profondamente deve anche scrivere al mago migliore delle terre conosciute. e con questo pensiero andrebbe a tirarsi uno schiaffo in fronte, come chi si è appena ricordato qualcosa, con conseguente fitta alla testa < auch.. quasi dimenticavo> il colpo alla testa < comunque decisamente istruttiva si per me e distruttiva per il mio orgoglio.> le iridi azzurre restan ora ferme sulle mani dell'altro, il capo girato a rubar l'esperienza altrui. Il naso andrebbe a ricercar gli odori, come a voler rubare gli ingredienti delle misture e creme usate dall'altro. < non so se lo rivedrò..> chissà se andrà a quell'appuntamento < decisamente troppo prepotente per i miei gusti.. certe cose vanno conquistate; non prese.. > si massaggerebbe la tempia con la mano sinistra. Poi uno sbadiglio trattenuto nelle fauci. < voi siete un cerusico da molto?> i piedi prenderebbero a dondolare un poco al di sotto del lettino
18:23Mikhail [Nosocomio | Ambulatorio] Dopo essersi assicurato che la fasciatura si mantenga ben salda, al solito senza essere troppo stretta, si sposta per finire alle spalle di lei, necessario per poter trattare la ferita sul retro del capo. Questa volta non ha una ferita aperta, che sia un taglio o una perforazione, bensì un trauma, che comunque va trattato non molto dissimilmente dagli altri. La soluzione di acqua più antisettico verrebbe spruzzata sulla zona, assicurandosi di non bagnarle troppo la testa, né di pulirle i capelli, bensì che il trattamento venga applicato sulla pelle, sulla zona interessata. Quindi prende un piccolo straccio, lo impregna d'acqua e tramite i propri poteri dell'Eco degli Elementi - senza smuovere particolari trame magiche - lo renderebbe freddo come il ghiaccio. Un impacco da applicare sul bernoccolo così da farlo un po' sgonfiare. Intanto che compie ciò, resta in ascolto, sente le parole altrui e s lascia scappare una piccola risatina lugubre al termine del suo racconto. <Però, come avete detto anche voi, sarebbe stato meglio provare con delle armi finte...> Gli sembra la soluzione più logica. <Ma non affidatevi troppo all'orgoglio, finirete per scambiare la prudenza col coraggio... non biasimo chi, nei momenti di difficoltà, preferisce scappare... è come prendere a testate un muro di mattoni con la speranza che prima o poi si rompa, ma alla fine l'unica cosa a spaccarsi è la testa...> Detta la sua perla di saggezza, scosta l'impacco di freddo che rapidamente torna a temperatura ambiente per applicare un'altra crema, della stessa tipologia usata sulla spalla e quindi che possa facilitare la cura della ferita stessa. Massaggi circolari affinché essa venga assorbita completamente, quindi applica l'ultimo bendaggio, strisce bianche che ora percorrono la fronte di lei affinché anche il retro della testa venga sistemato adeguatamente. <Sono d'accordo...> Per quanto riguarda che le cose vadano conquistate. Forse un po' ipocrita detto da lui, ma dettagli. <Vi consiglio allora di migliorarvi affinché la prossima volta, se mai dovesse essercene una, potrete dargli filo da torcere e farvi conquistare come si deve...> Si lascia scappare un'altra risatina. Si alza, ripone tutto al suo posto con precisione millimetrica, di chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo, e continua a parlare, ora rispondendo alla domanda finale: <Direi proprio di sì...> Non aggiunge altro. Mentre si lava le mani, riferisce: <Qui abbiamo finito, se non avete domande potete andare... è stato un piacere conoscervi, Niruen... vi auguro una buona serata...> Si inchina un'ultima volta, quindi la lascia andare mentre lui resta in ambulatorio a continuare il turno. <end>